come Sean O’Brien della Brotherhood of Teamsters, che ha ottenuto un aumento del 20 per cento dei salari dei dipendenti di Ups, o Lynn Fox, neopresidente della Workers United che promette battaglie durissime.
Fain, dal canto suo, ha rifiutato di stringere la mano dei capi delle aziende automobilistiche all’inizio del negoziato, ha respinto le loro proposte come ridicole e, avendo scelto di negoziare contemporaneamente con tutte le Big Three anziché concentrarsi su un gruppo specifico come sempre fatto in passato, ha avvertito che il 14 settembre, alla scadenza del contratto, potrebbe iniziare uno sciopero in tutti gli stabilimenti di Ford, GM e Stellantis. 4/4
https://www.corriere.it/esteri/23_settembre_04/duro-auto-sfida-l-america-salari-migliori-o-blocchiamo-detroit-e1f22610-4b55-11ee-99a4-93c5cde1399b.shtml