Fabio Manganiello on Nostr: Alla ministra Bernini, così come alla Gelmini e a Profumo all'epoca, va ricordato ...

Alla ministra Bernini, così come alla Gelmini e a Profumo all'epoca, va ricordato che io compito del MIUR è potenziare la scuola e l'Università italiana, che sono già poco competitive a livello internazionale.

Non di usare l'istruzione come un salvadanaio per finanziare qualsiasi programma di tagli alla spesa pubblica.

513 milioni di euro di tagli, dopo mesi di bugie al suon di "sono allarmismi infondati", sono vergognosi.

L'estensione dei tempi di precariato per post-dottorati e ricercatori è qualcosa di vergognoso. Vuol dire età media dei professori associati e ordinari che sarà sempre più elevata, dato che il loro primo contratto stabile non arriverà prima dei 40 anni. Vuol dire rendere il lavoro ancora meno attrattivo, vuol dire un'università che farà ancora più fatica ad assumere nuovi professori e implementare il turnover, e baroni che probabilmente occuperanno le loro cattedre per ancora più tempo.

Le destre odiano l'istruzione perché la maggior parte di ricercatori, dottorandi e professori non votano per la destra conservatrice. Quindi tagliare fondi a quella gente vuol dire minimizzare le perdite di consensi elettorali - i tagli all'Università in genere fanno incazzare gente che in vita sua non voterà mai Salvini o Meloni. C'è da richiamare questa classe governatrice alle proprie responsabilità: chi taglia l'istruzione taglia la competitività del Paese - non per un paio di anni, ma per decenni a venire.